28 marzo 2018

Recensione serie tv "La casa di carta" (prima e seconda stagione)

Oggi FINALMENTE parliamo della prima e della seconda stagione de La casa di carta (o La casa de papel, se preferite) serie spagnola approdata negli ultimi mesi su Netflix e che ha conquistato molte persone (per non dire TUTTI, non conosco persona che non l'ha apprezzata). Siccome tra poco (6 Aprile) uscirà la seconda stagione (io l'ho vista in spagnolo semplicemente perché l'idea di aspettare mi uccideva), ho pensato di parlarvene SENZA fare spoiler.

Una pensa "Ma di che c#### potrebbe mai parlare una serie tv su una rapina? Non sarà noiosa?". E invece La casa di carta è tutto tranne che noiosa. Nella prima stagione ci sono 13 episodi e sinceramente, leggendo la trama, non è molto invitante. Eppure gli episodi de La casa di carta non sono mai abbastanza. 13 episodi in cui el professor (la mente) spiega il suo piano per rapinare la zecca spagnola. Ogni puntata si alterna tra presente (la rapina) e passato (il piano), entrambi camminano di pari passo. Ogni loro mossa nel presente viene spiegata con dei flashback del passato. Il ché potrebbe risultare noioso, ma in realtà non fa altro che accrescere la vostra curiosità. Perché il piano del professor è semplicemente geniale, ogni dettaglio è curato, niente è lasciato al caso. Ogni mossa della polizia è prevista, persino quando loro fanno un passo avanti, lo fanno solo perché la banda dei rapinatori glielo ha permesso.

In ogni episodio conosciamo anche meglio i personaggi, tutte persone con dei precedenti che hanno deciso di rischiare tutto facendo il colpo grosso. Di loro all'inizio si sa poco, una delle regole principali imposte dal professor: scelgono di chiamarsi con nomi di città, ma non devono dire altro di sé e soprattutto non si devono creare legami tra di loro. In realtà, come possiamo immaginare, questa regola viene infranta, da alcuni spudoratamente, da altri involontariamente perché volenti o nolenti, dopo mesi passati insieme, tra questi rapinatori si crea un legame speciale, diventano una famiglia.  Ad un certo punto ti affezioni pure tu e inizi a far il tifo per loro piuttosto che per la polizia e\o per gli ostaggi.

Soltanto una cosa non mi è piaciuta: Tokyo. Lei sarebbe la voce narrante della storia e all'inizio sembrerebbe la protagonista, ma in realtà alla fine ogni personaggio ha la stessa importanza. Lei l'ho odiata tantissimo, antipatica e inutile (fa più danni che altro), per non parlare della storia d'amore che si creare con un altro personaggio. Da vomito proprio. Invece ho amato come pochissimi altri Berlino. Folle, manipolatore, maniaco del controllo, ma ha anche dei difetti. Oltre ad essere un personaggio ben costruito, lo si ama perché in realtà è l'unico che si attiene al piano e gestisce la rapina in maniera eccellente, rispetto agli altri personaggi che per un motivo o per un altro combinano cazzate. Ma alla fine ti affezioni anche al resto. Non posso non citare Nairobi (che praticamente l'adorano pure gli ostaggi lol), Denver, Mosca e, ovviamente, el professor.

Non so cos'altro dirvi se non: GUARDATE QUESTA SERIE TV perché è veramente una droga. Il finale è stato perfetto, ma se dovessero fare una terza stagione (alquanto improbabile) vi giuro che la guarderei con tutto il cuore.

Voi l'avete vista? Pensate di vederla?

4 commenti:

  1. Io ho anche scaricato i primi due episodi e devo ancora guardarli >.<

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  2. Finalmente, una persona che ne parla. Ho visto quasi ovunque un certo entusiasmo per la seconda stagione e dalle tue parole ho sicuramente un'idea più chiara della serie tv. Credo che la guarderò, mi ispira. Se poi ci sono pochi episodi ancora meglio.

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